NOME

perlembed - come integrare perl nei vostri programmi C

DESCRIZIONE

PREAMBOLO

Volete:

Usare C da Perl?

Leggete perlxstut, perlxs, h2xs, perlguts e perlapi.

Usare un programma Unix da Perl?

Leggete perlop sugli operatori di esecuzione (backtick e qx), "system" in perlfunc e "exec" in perlfunc.

Usare Perl da Perl?

Leggete "do" in perlfunc, "eval" in perlfunc, "require" in perlfunc e "use" in perlfunc.

Usare C da C?

Ripensate bene il vostro progetto.

Usare Perl da C?

Andate avanti...

SOMMARIO

  • Compilazione del programma C

  • Aggiunta di un interprete Perl al vostro programma C

  • Chiamare una subroutine Perl dal vostro programma C

  • Valutare un'istruzione Perl dal vostro programma C

  • Effettuare pattern-match e sostituzioni Perl dal vostro programma C

  • Manipolare lo stack Perl dal vostro programma C

  • Mantenere un interprete persistente

  • Esecuzione dei blocchi END

  • Mantenere più istanze dell'interprete

  • Usare moduli Perl, che usano librerie C, dal vostro programma C

  • Integrare Perl in Win32

Compilazione del programma C

Se avete problemi a compilare gli script in questo documento, non siete i soli. La regola d'oro è: COMPILATE I PROGRAMMA NELLA STESSA, ESATTA MANIERA IN CUI È STATO COMPILATO IL VOSTRO PERL. (Scusate l'urlo).

Inoltre, ogni programma C che utilizza Perl deve effettuare il link alla libreria perl. Cos'é, chiederete? Perl stesso è scritto in C; la libreria perl è la raccolta dei programmi C compilati che sono stati utilizzati per creare il vostro eseguibile perl (/usr/bin/perl o equivalenti). (Corollario: non potete utilizzare Perl dal vostro programma C se Perl non è stato compilato sulla vostra macchina, o perlomeno installato in maniera corretta -- questo è il motivo per cui non dovreste copiare alla leggera gli eseguibili Perl da una macchina all'altra senza copiare anche la directory lib.)

Quando utilizzate Perl da C, il vostro programma C deve -- normalmente -- allocare, "lanciare" e deallocare un oggetto PerlInterpreter (InterpretePerl, N.d.T.), che è definito nella libreria perl.

Se avete a disposizione una copia di Perl sufficientemente recente da contenere questa documentazione (versione 5.002 o successive), allora la libreria perl (e gli header file EXTERN.h e perl.h, di cui avrete bisogno) risiederanno in una directory che ha la forma seguente:

/usr/local/lib/perl5/architettura_vostra_macchina/CORE

o forse solo

/usr/local/lib/perl5/CORE

o anche qualcosa tipo

/usr/opt/perl5/CORE

Per avere un suggerimento su dove trovare CORE, eseguite il comando:

perl -MConfig -e 'print $Config{archlib}'

Ecco come dovreste compilare gli esempi della prossima sezione, "Aggiunta di un interprete Perl al vostro programma C", su una macchina Linux:

% gcc -O2 -Dbool=char -DHAS_BOOL -I/usr/local/include
-I/usr/local/lib/perl5/i586-linux/5.003/CORE
-L/usr/local/lib/perl5/i586-linux/5.003/CORE
-o interp interp.c -lperl -lm

(Ovviamente tutto su una sola riga). Su un DEC ALpha provvisto della vecchia 5.003_05, ci sono delle lievi differenze:

% cc -O2 -Olimit 2900 -DSTANDARD_C -I/usr/local/include
-I/usr/local/lib/perl5/alpha-dec_osf/5.00305/CORE
-L/usr/local/lib/perl5/alpha-dec_osf/5.00305/CORE -L/usr/local/lib
-D__LANGUAGE_C__ -D_NO_PROTO -o interp interp.c -lperl -lm

Come fate a capire cosa aggiungere? Assumendo che stiate utilizzando una versione di Perl successiva alla 5.001, lanciate il comando perl -V e prestate particolare attenzione alle informazioni su "cc" e "ccflags".

Dovrete scegliere il compilatore appropriato (cc, gcc, et al.) per la vostra macchina: perl -MConfig -e 'print $Config{cc}' vi dirà cosa utilizzare.

Dovrete anche scegliere la directory di libreria corretta (tipo /usr/local/lib/...) per la vostra macchina. Se il compilatore si lamenta che certe funzioni non sono definite, o che non riesce a trovare -lperl, dovete cambiare il percorso che segue -L. Se si lamenta che non riesce a trovare EXTERN.h e perl.h, dovete cambiare il percorso che segue -I.

Potreste aver bisogno di aggiungere anche altre librerie. Quali? Con buona probabilità quelle stampate da

perl -MConfig -e 'print $Config{libs}'

Ammesso che il vostro binario perl sia stato configurato ed installato correttamente, il modulo ExtUtils::Embed è in grado di determinare questa informazione per voi:

% cc -o interp interp.c `perl -MExtUtils::Embed -e ccopts -e ldopts`

Se ExtUtils::Embed non fa parte della vostra distribuzione Perl, potete prenderlo da http://www.perl.com/perl/CPAN/modules/by-module/ExtUtils/ . (Se questo documento si trova nella vostra distribuzione Perl, allora state utilizzando almeno la versione 5.004 ed avete già il modulo).

Il kit ExtUtils::Embed kit su CPAN contiene anche il codice sorgente per gli esempi di questo documento, i test, esempi aggiuntivi ed altre informazioni che potreste trovare utili.

Aggiunta di un interprete Perl al vostro programma C

In un certo senso, perl (il programma C) è un buon esempio di integrazione di Perl (il linguaggio), per cui andremo a dimostrare l'embedding con miniperlmain.c, incluso nella distribuzione sorgente. Quella che segue è una versione cannibalizzata e non portabile di miniperlmain.c, contenente l'essenziale per l'integrazione:

#include <EXTERN.h>               /* dalla distribuzione Perl       */
#include <perl.h>                 /* dalla distribuzione Perl       */

static PerlInterpreter *my_perl;  /***    L'interprete Perl       ***/

int main(int argc, char **argv, char **env)
{
    PERL_SYS_INIT3(&argc,&argv,&env);
    my_perl = perl_alloc();
    perl_construct(my_perl);
    PL_exit_flags |= PERL_EXIT_DESTRUCT_END;
    perl_parse(my_perl, NULL, argc, argv, (char **)NULL);
    perl_run(my_perl);
    perl_destruct(my_perl);
    perl_free(my_perl);
    PERL_SYS_TERM();
}

Da notare che non stiamo utilizzando il puntatore env. Normalmente questo viene passato alla funzione perl_parse() come ultimo argomento, ma qui viene rimpiazzato da NULL, che implica l'utilizzo dell'ambiente corrente. Le macro PERL_SYS_INIT3() e PERL_SYS_TERM() forniscono un adattamento specifico per sistema dell'ambiente di runtime C necessario per eseguire gli interpreti Perl; poiché PERL_SYS_INIT3() può modificare env, potrebbe essere più appropriato fornire env come argomento a perl_parse().

Ora compilate questo programma (lo chiameremo interp.c) in un eseguibile:

% cc -o interp interp.c `perl -MExtUtils::Embed -e ccopts -e ldopts`

Dopo una compilazione valida sarete in grado di utilizzare interp come se fosse perl stesso:

% interp
print "Perl ci piace un sacco\n";
print "10890 - 9801 is ", 10890 - 9801;
<CTRL-D>
Perl ci piace un sacco
10890 - 9801 is 1089

o anche:

% interp -e 'printf("%x", 3735928559)'
deadbeef

Potete anche leggere ed eseguire istruzioni Perl da un file nel mezzo del vostro programma C, inserendo il nome del file dentro argv[1] prima di chiamare perl_run().

Chiamare una subroutine Perl dal vostro programma C

Per chiamare le singole subroutine Perl potete utilizzare una qualunque delle funzioni call_* documentate in perlcall. In questo esempio utilizzeremo call_argv().

Ci riferiremo al programma dimostrativo che segue con il nome mostratempo.c.

#include <EXTERN.h>
#include <perl.h>

static PerlInterpreter *my_perl;

int main(int argc, char **argv, char **env)
{
    char *args[] = { NULL };
    PERL_SYS_INIT3(&argc,&argv,&env);
    my_perl = perl_alloc();
    perl_construct(my_perl);

    perl_parse(my_perl, NULL, argc, argv, NULL);
    PL_exit_flags |= PERL_EXIT_DESTRUCT_END;

    /*** saltiamo perl_run() ***/

    call_argv("mostratempo", G_DISCARD | G_NOARGS, args);

    perl_destruct(my_perl);
    perl_free(my_perl);
    PERL_SYS_TERM();
}

dove mostratempo è una subroutine Perl che non prende argomenti (è G_NOARGS) e per la quale ignoreremo il valore restituito (per questo motivo utilizziamo G_DISCARD). Questi ed altri indicatori sono discussi in dettaglio in perlcall.

Definiremo la subroutine mostratempo in un file chiamato mostratempo.pl:

print "Questa stringa non viene stampata.";

sub mostratempo {
    print time;
}

Piuttosto semplice. Ora compilate e lanciate:

% cc -o mostratempo mostratempo.c `perl -MExtUtils::Embed -e ccopts -e ldopts`

% mostratempo mostratempo.pl
818284590

che fornisce il numero di secondi passati dal primo gennaio 1970 (l'inizio della epoch di Unix) al momento in cui il programma è stato avviato durante la stesura della versione inglese di questo documento.

In questo caso particolare non abbiamo bisogno di chiamare perl_run(), poiché impostiamo il PL_exit_flag PERL_EXIT_DESTRUCT_END per fare in modo che vengano eseguiti i blocchi END quando viene chiamata perl_destruct().

Se avete bisogno di passare argomenti alla funzione Perl, potete aggiungere delle stringhe alla lista args terminata da NULL che viene passata a call_argv(). Per altri tipi di dato, o per esaminare i valori ritornati, avrete bisogno di manipolare lo stack Perl; questo viene dimostrato più avanti in "Manipolare lo stack Perl dal vostro programma C".

Valutare un'istruzione Perl dal vostro programma C

Perl mette a disposizione due funzioni da API per valutare porzioni di codice Perl: "eval_sv" in perlapi e "eval_pv" in perlapi.

In effetti, queste sono le sole funzioni di cui avrete mai bisogno per eseguire porzioni di codice Perl dai vostri programmi C. Il codice (Perl) da valutare puà essere lungo quanto volete; può contenere più istruzioni, può utilizzare "use" in perlfunc, "require" in perlfunc e "do" in perlfunc per includere file Perl esterni.

eval_pv ci permette di valuatare stringhe Perl individuali, per poi estrarre variabili per l'inserimento in tipi C. Il programma che segue, stringhe.c, esegue tre stringhe di codice Perl, estraendo un int dalla prima, un float dalla seconda e un char * dalla terza.

#include <EXTERN.h>
#include <perl.h>

static PerlInterpreter *my_perl;

main (int argc, char **argv, char **env)
{
    STRLEN n_a;
    char *embedding[] = { "", "-e", "0" };

    PERL_SYS_INIT3(&argc,&argv,&env);
    my_perl = perl_alloc();
    perl_construct( my_perl );

    perl_parse(my_perl, NULL, 3, embedding, NULL);
    PL_exit_flags |= PERL_EXIT_DESTRUCT_END;
    perl_run(my_perl);

    /** Considera $a come un intero **/
    eval_pv("$a = 3; $a **= 2", TRUE);
    printf("a = %d\n", SvIV(get_sv("a", FALSE)));

    /** Considera $a come un float **/
    eval_pv("$a = 3.14; $a **= 2", TRUE);
    printf("a = %f\n", SvNV(get_sv("a", FALSE)));

    /** Considera $a come una stringa **/
    eval_pv("$a = 'rekcaH lreP rehtonA tsuJ'; $a = reverse($a);", TRUE);
    printf("a = %s\n", SvPV(get_sv("a", FALSE), n_a));

    perl_destruct(my_perl);
    perl_free(my_perl);
    PERL_SYS_TERM();
}

Tutte quelle strane funzioni con sv nel nome aiutano nella conversione di scalari Perl in tipi C. Sono spiegati in perlguts e perlapi.

Se compilate ed avviate stringhe.c, potrete vedere i risultati dell'utilizzo di SvIV() per generare un int, SvNV() per creare un float e SvPV() per ottenere una stringa:

a = 9
a = 9.859600
a = Just Another Perl Hacker

Nell'esempio riportato, abbiamo creato una variabile globale per contenere temporaneamente il valore calcolato della nostra espressione valutata. È anche possibile, e nella maggior parte dei casi consigliabile, raccogliere direttamente il valore di ritorno di eval_pv() invece di passare per una variabile temporanea:

...
STRLEN n_a;
SV *val = eval_pv("reverse 'rekcaH lreP rehtonA tsuJ'", TRUE);
printf("%s\n", SvPV(val,n_a));
...

In questo modo evitiamo di sporcare il namespace perché non creiamo variabili globali; come bonus aggiunto abbiamo anche semplificato il nostro codice.

Effettuare pattern-match e sostituzioni Perl dal vostro programma C

La funzione eval_sv() ci permette di valutare stringhe di codice Perl, di modo che possiamo definire alcune funzioni specializzate in matching e sostituzioni: match(), sostituisci() e match_multipli().

I32 match(SV *string, char *pattern);

Data una stringa ed un pattern (per esempio, m/clasp/ oppure /\b\w*\b/, che nel vostro programma potrebbero/dovrebbero apparire come "/\\b\\w*\\b/"), match() restituisce 1 se la stringa corrisponde al pattern, 0 altrimenti.

int sostituisci(SV **string, char *pattern);

Dato un puntatore ad un SV ed un'operazione di binding =~ (ad esempio s/salvatore/turi/g oppure tr[A-Z][a-z]), sostituisci() modifica la stringa nel SV in accordo con l'operazione, e restituisce il numero di sostituzioni effettuate.

int match_multipli(SV *string, char *pattern, AV **matches);

Dato un SV, un pattern ed un puntatore ad un AV vuoto, match_multipli valuta $string =~ $pattern in un contesto lista e riempie matches con gli elementi dell'array, restituendo il numero di corrispondenze trovate.

Ecco un programma di esempio, match.c, che implementa ed utilizza tutte e tre le funzioni (le linee lunghe sono state mandate a capo):

#include <EXTERN.h>
#include <perl.h>

static PerlInterpreter *my_perl;

/** my_eval_sv(code, error_check)
 ** una specie di eval_sv(),
 ** ma eliminiamo il valore di ritorno dallo stack
 **/
SV* my_eval_sv(SV *sv, I32 croak_se_errore)
{
    dSP;
    SV* retval;
    STRLEN n_a;

    PUSHMARK(SP);
    eval_sv(sv, G_SCALAR);

    SPAGAIN;
    retval = POPs;
    PUTBACK;

    if (croak_se_errore && SvTRUE(ERRSV))
        croak(SvPVx(ERRSV, n_a));

    return retval;
}

/** match(string, pattern)
 **
 ** Utilizzata per match in contesto scalare.
 **
 ** Restituisce 1 se il match ha successo; 0 altrimenti.
 **/

I32 match(SV *string, char *pattern)
{
    SV *command = NEWSV(1099, 0), *retval;
    STRLEN n_a;

    sv_setpvf(command, "my $string = '%s'; $string =~ %s",
	      SvPV(string,n_a), pattern);

    retval = my_eval_sv(command, TRUE);
    SvREFCNT_dec(command);

    return SvIV(retval);
}

/** sostituisci(string, pattern)
 **
 ** Utilizzata per operazioni =~ che modificano il termine a sinistra
 ** (s/// e tr///).
 **
 ** Restituisce il numero di corrispondenze trovate, modificando la
 ** stringa in ingresso
 **/

I32 sostituisci(SV **string, char *pattern)
{
    SV *command = NEWSV(1099, 0), *retval;
    STRLEN n_a;

    sv_setpvf(command, "$string = '%s'; ($string =~ %s)",
	      SvPV(*string,n_a), pattern);

    retval = my_eval_sv(command, TRUE);
    SvREFCNT_dec(command);

    *string = get_sv("string", FALSE);
    return SvIV(retval);
}

/** match_multipli(string, pattern, matches)
 **
 ** Utilizzata per match in contesto lista.
 **
 ** Restituisce il numero di corrispondenze, e riempie
 ** **matches con le sottostringhe trovate.
 **/

I32 matches(SV *string, char *pattern, AV **match_list)
{
    SV *command = NEWSV(1099, 0);
    I32 num_matches;
    STRLEN n_a;

    sv_setpvf(command, "my $string = '%s'; @array = ($string =~ %s)",
	      SvPV(string,n_a), pattern);

    my_eval_sv(command, TRUE);
    SvREFCNT_dec(command);

    *match_list = get_av("array", FALSE);
    num_matches = av_len(*match_list) + 1; /** assume $[ is 0 **/

    return num_matches;
}

main (int argc, char **argv, char **env)
{
    char *embedding[] = { "", "-e", "0" };
    AV *match_list;
    I32 num_matches, i;
    SV *text;
    STRLEN n_a;

    PERL_SYS_INIT3(&argc,&argv,&env);
    my_perl = perl_alloc();
    perl_construct(my_perl);
    perl_parse(my_perl, NULL, 3, embedding, NULL);
    PL_exit_flags |= PERL_EXIT_DESTRUCT_END;

    text = NEWSV(1099,0);
    sv_setpv(text, "When he is at a convenience store and the "
        "bill comes to some amount like 76 cents, Maynard is "
        "aware that there is something he *should* do, something "
        "that will enable him to get back a quarter, but he has "
        "no idea *what*.  He fumbles through his red squeezey "
        "changepurse and gives the boy three extra pennies with "
        "his dollar, hoping that he might luck into the correct "
        "amount.  The boy gives him back two of his own pennies "
        "and then the big shiny quarter that is his prize. "
        "-RICHH");

    if (match(text, "m/quarter/")) /** 'quarter' contenuto? **/
        printf("match: Il testo contiene la parola 'quarter'.\n\n");
    else
        printf("match: Il testo non contiene la parola 'quarter'.\n\n");

    if (match(text, "m/eighth/")) /** eighth'? **/
        printf("match: Il testo contiene la parola 'eighth'.\n\n");
    else
        printf("match: Il testo non contiene la parola 'eighth'.\n\n");

    /** Match tutte le occorreze di /wi../ **/
    num_matches = match_multipli(text, "m/(wi..)/g", &match_list);
    printf("match_multipli: m/(wi..)/g ha trovato %d match...\n",
        num_matches);

    for (i = 0; i < num_matches; i++)
        printf("match: %s\n", SvPV(*av_fetch(match_list, i, FALSE),n_a));
    printf("\n");

    /** Rimuovi tutte le vocali dal testo **/
    num_matches = sostituisci(&text, "s/[aeiou]//gi");
    if (num_matches) {
        printf("sostituisci: s/[aeiou]//gi...%d sostituzioni effettuate.\n",
            num_matches);
        printf("Ora il testo risulta: %s\n\n", SvPV(text,n_a));
    }

    /** Tenta una sostituzione **/
    if (!sostituisci(&text, "s/Perl/C/")) {
        printf("sostituisci: s/Perl/C/...Nessuna sostituzione.\n\n");
    }

    SvREFCNT_dec(text);
    PL_perl_destruct_level = 1;
    perl_destruct(my_perl);
    perl_free(my_perl);
    PERL_SYS_TERM();
}

che produce l'uscita (di nuovo, le righe lunghe sono state tagliate)

match: Il testo contiene la parola 'quarter'.

match: Il testo non contiene la parola 'eighth'.

match_multipli: m/(wi..)/g ha trovato 2 matches...
match: will
match: with

sostituisci: s/[aeiou]//gi...139 sostituzioni effettuate.
Ora il testo risulta: Whn h s t  cnvnnc str nd th bll cms t sm mnt lk 76
cnts, Mynrd s wr tht thr s smthng h *shld* d, smthng tht wll nbl hm t gt bck
qrtr, bt h hs n d *wht*.  H fmbls thrgh hs rd sqzy chngprs nd gvs th by
thr xtr pnns wth hs dllr, hpng tht h mght lck nt th crrct mnt.  Th by gvs
hm bck tw f hs wn pnns nd thn th bg shny qrtr tht s hs prz. -RCHH

sostituisci: s/Perl/C/...Nessuna sostituzione.

Manipolare lo stack Perl dal vostro programma C

Quando si trovano a dover spiegare le pile (stack, N.d.T.), la maggior parte dei libri di informatica farfugliano qualcosa riguardo a pile di piatti in una caffetteria: l'ultimo che mettete (push) sulla pila è il primo che poi andate a togliere (pop) quando vi serve un piatto. Per i nostri scopi andrà bene questa spiegazione: il vostro programma C immetterà alcuni parametri sullo "stack Perl", chiuderà gli occhi finché non sarà accaduta qualche magia, e poi estrarrà i risultati -- il valore di ritorno della vostra funzione Perl -- dallo "stack". (Utilizziamo la parola inglese stack invece di pila poiché questa notazione è quella più utilizzata quando si parla delle pile di attivazione che controllano l'evoluzione dei programmi, N.d.T.).

Prima di tutto avete bisogno di sapere come effettuare la conversione tra i tipi C e quelli Perl, utilizzando newSViv(), sv_setnv(), newAV() e parenti. Trovate la descrizione in perlguts e perlapi.

Successivamente, avete bisogno di sapere come manipolare lo stack di Perl. Questo è descritto in perlcall.

Una volta che avete capito tutto questo, integrare Perl dentro C è facile.

Poiché C non ha alcuna funzione nativa per l'elevazione a potenza degli interi, rendiamogli disponibile l'operatore Perl ** (il che è meno utile di quel che può sembrare, poiché Perl implementa ** con la funzione C pow()). Prima di tutto creeremo una funzione di elevazione a potenza di comodo in power.pl:

sub expo {
    my ($a, $b) = @_;
    return $a ** $b;
}

Successivamente creeremo il programma, potenza.c, con una funzione PotenzaPerl() che contiene tutti i perlguts necessari ad inserire due parametri (argomenti) dentro expo e per estrarne il valore. Fate un bel respiro...

#include <EXTERN.h>
#include <perl.h>

static PerlInterpreter *my_perl;

static void
PotenzaPerl(int a, int b)
{
  dSP;                            /* inizializza lo stack pointer  */
  ENTER;                          /* quanto viene creato da qui... */
  SAVETMPS;                       /* ..e` una variabile temporanea */
  PUSHMARK(SP);                   /* segnati lo stack pointer      */
  XPUSHs(sv_2mortal(newSViv(a))); /* inserisci la base sullo stack */
  XPUSHs(sv_2mortal(newSViv(b))); /* poi l'esponente               */
  PUTBACK;                    /* stack pointer da locale a globale */
  call_pv("expo", G_SCALAR);      /* chiama la funzione            */
  SPAGAIN;                        /* aggiorna lo stack pointer     */
                                /* prendi il valore dallo stack    */
  printf ("%d alla %d fa %d.\n", a, b, POPi);
  PUTBACK;
  FREETMPS;                       /* rilascia il valore di ritorno */
  LEAVE;                          /* ...e gli argomenti "mortali". */
}

int main (int argc, char **argv, char **env)
{
  char *my_argv[] = { "", "power.pl" };

  PERL_SYS_INIT3(&argc,&argv,&env);
  my_perl = perl_alloc();
  perl_construct( my_perl );

  perl_parse(my_perl, NULL, 2, my_argv, (char **)NULL);
  PL_exit_flags |= PERL_EXIT_DESTRUCT_END;
  perl_run(my_perl);

  PotenzaPerl(3, 4);                      /*** Calcola 3 ** 4 ***/

  perl_destruct(my_perl);
  perl_free(my_perl);
  PERL_SYS_TERM();
}

Compilate ed eseguite:

% cc -o potenza potenza.c `perl -MExtUtils::Embed -e ccopts -e ldopts`

% potenza
3 alla 4 fa 81.

Mantenere un interprete persistente

Quando sviluppate applicazioni interattive, o che potenzialmente possono avere una vita molto lunga, è una buona idea mantenere un interprete Perl persistente invece che allocarlo e costruirne uno nuovo più e più volte. La ragione principale è la velocità: in questo modo Perl viene caricato in memoria solo una volta.

In ogni caso, dovete prestare maggiore attenzione con namespace e scoping delle variabili quando utilizzate un interprete persistente. Negli esempi precedenti abbiamo usato variabili globali nel package di default main. Sapevamo esattamente quale codice sarebbe stato eseguito, ed abbiamo assunto di poter evitare collisione di variabili e una crescita esagerata della tabella dei simboli.

Supponiamo che la vostra applicazione sia un server che, di tanto in tanto, eseguirà codice Perl da un file qualunque. Il server non ha modo di sapere quale codice eseguirà. Molto pericoloso.

Se il file viene preso da perl_parse(), compilato dentro un inteprete costruito apposta, e successivamente rilasciato con perl_destruct(), siete protetti dalla maggior parte dei guai derivanti dal namespace.

Una possibile strada per evitare collisione nei namespace in questo scenario consiste nel tradurre il nome del file in un nome di package che sia sicuramente univoco, e poi compilare il codice all'interno di questo package utilizzando "eval" in perlfunc. Nell'esempio di seguito, ciascun file viene compilato solamente una volta. In alternativa, l'applicazione potrebbe decidere di ripulire la tabella dei simboli associata al file una volta che questa non sia più utile. Utilizzando "call_argv" in perlapi, chiameremo la funzione Embed::Persistent::eval_file che vive nel file persistente.pl, e passeremo il nome del file ed un indicatore booleano di ripulitura/memorizzazione come argomenti.

Osservate che il processo continuerà a crescere per ciascun file che utilizza. In aggiunta, potrebbero esserci subroutine autocaricate (mediante AUTOLOAD) ed altre condizioni che fanno crescere la tabella dei simboli. Potreste voler aggiungere una qualche logica che tiene traccia della dimensione del processo, o che provoca una terminazione e rilancio dell'interprete dopo un certo numero di richieste, per assicurare che il consumo di memoria sia minimizzato. Potreste anche volere ridurre lo scope delle variabili con "my" in perlfunc laddove possibile.

package Embed::Persistent;
#persistente.pl

use strict;
our %Cache;
use Symbol qw(delete_package);

sub valid_package_name {
    my($string) = @_;
    $string =~ s/([^A-Za-z0-9\/])/sprintf("_%2x",unpack("C",$1))/eg;
    # seconda passata solo per parole che iniziano con una cifra decimale
    $string =~ s|/(\d)|sprintf("/_%2x",unpack("C",$1))|eg;

    # Trasforma in un vero nome di package
    $string =~ s|/|::|g;
    return "Embed" . $string;
}

sub eval_file {
    my($filename, $delete) = @_;
    my $package = valid_package_name($filename);
    my $mtime = -M $filename;
    if(defined $Cache{$package}{mtime}
       &&
       $Cache{$package}{mtime} <= $mtime)
    {
       # abbiamo compilato questa subroutine almeno una volta,
       # non ha avuto aggiornamenti su disco, non dobbiamo fare niente
       print STDERR "$package->handler gia' compilato\n";
    }
    else {
       local *FH;
       open FH, $filename or die "open '$filename' $!";
       local($/) = undef;
       my $sub = <FH>;
       close FH;

       # Inserisci il codice dentro una subroutine all'interno del nostro
       # package unico
       my $eval = qq{package $package; sub handler { $sub; }};
       {
           # hide our variables within this block
           my($filename,$mtime,$package,$sub);
           eval $eval;
       }
       die $@ if $@;

       # tieni in cache a meno che non sia ora di pulizie
       $Cache{$package}{mtime} = $mtime unless $delete;
    }

    eval {$package->handler;};
    die $@ if $@;

    delete_package($package) if $delete;

    # date un'occhiata se volete
    #print Devel::Symdump->rnew($package)->as_string, $/;
}

1;

__END__

/* persistente.c */
#include <EXTERN.h>
#include <perl.h>

/* 1 = ripulisci la tabella del filename dopo ogni richiesa, 0 = non farlo */
#ifndef DO_CLEAN
#define DO_CLEAN 0
#endif

#define BUFFER_SIZE 1024

static PerlInterpreter *my_perl = NULL;

int
main(int argc, char **argv, char **env)
{
    char *embedding[] = { "", "persistente.pl" };
    char *args[] = { "", DO_CLEAN, NULL };
    char filename[BUFFER_SIZE];
    int exitstatus = 0;
    STRLEN n_a;

    PERL_SYS_INIT3(&argc,&argv,&env);
    if((my_perl = perl_alloc()) == NULL) {
       fprintf(stderr, "ho finito la memoria!");
       exit(1);
    }
    perl_construct(my_perl);

    exitstatus = perl_parse(my_perl, NULL, 2, embedding, NULL);
    PL_exit_flags |= PERL_EXIT_DESTRUCT_END;
    if(!exitstatus) {
       exitstatus = perl_run(my_perl);

       while(printf("Nome del file: ") &&
             fgets(filename, BUFFER_SIZE, stdin)) {

           filename[strlen(filename)-1] = '\0'; /* strip \n */
           /* chiama la subroutine, passandole il nome del file */
           args[0] = filename;
           call_argv("Embed::Persistent::eval_file",
                          G_DISCARD | G_EVAL, args);

           /* check $@ */
           if(SvTRUE(ERRSV))
               fprintf(stderr, "errore eval: %s\n", SvPV(ERRSV,n_a));
       }
    }

    PL_perl_destruct_level = 0;
    perl_destruct(my_perl);
    perl_free(my_perl);
    PERL_SYS_TERM();
    exit(exitstatus);
}

Ora compilate:

% cc -o persistente persistente.c `perl -MExtUtils::Embed -e ccopts -e ldopts`

Ecco uno script di esempio:

#test.pl
my $string = "ciao";
foo($string);

sub foo {
    print "foo dice: @_\n";
}

Ora lanciate:

% persistente
Nome del file: test.pl
foo dice: ciao
Nome del file: test.pl
Embed::test_2epl->handler gia' compilato
foo dice: ciao
Nome del file: ^C

Esecuzione dei blocchi END

Tradizionalmente i blocchi END sono stati pensati per essere eseguiti alla fine di perl_run(). Questo causa problemi per applicazioni che non chiamano mai questa funzione (si veda un esempio di sopra). A partire da perl 5.7.2 potete specificare PL_exit_flags |= PERL_EXIT_DESTRUCT_END per avere il nuovo comportamento; questo abilita anche l'esecuzione dei blocchi END se perl_parse() fallisce, nel qual caso perl_destruct() restituirà il valore di uscita.

Mantenere più istanze dell'interprete

Raramente può succedere che un'applicazione abbia bisogno di creare più di un interprete nel corso di una sessione. Un'applicazione siffatta può sporadicamente decidere di rilasciare qualsiasi risorsa associata con l'interprete.

Il programma deve assicurarsi che questo avvenga prima che l'interprete successivo sia costruito. Per default, quando perl non viene compilato con opzioni speciali, la variabile globale PL_perl_destruct_level è impostata a 0, poiché una pulizia extra non è usualmente necessaria laddove un programma abbia bisogno di creare un unico interprete nel corso della sua vita utile.

Impostando PL_perl_destruct_level a 1 si rende tutto lindo e pulito per il caso di interpreti multipli:

while(1) {
    ...
    /* reimposta le variabili globali con PL_perl_destruct_level = 1 */
    PL_perl_destruct_level = 1;
    perl_construct(my_perl);
    ...
    /* ripulisci e reimposta _tutto_ durante perl_destruct() */
    PL_perl_destruct_level = 1;
    perl_destruct(my_perl);
    perl_free(my_perl);
    ...
    /* vai, di nuovo! */
}

Quando perl_destruct() viene chiamata, l'albero di parsing della sintassi e le tabelle dei simboli dell'interprete vengono ripulite, e le variabili globali sono ripristinate. La seconda assegnazione a PL_perl_destruct_level è necessaria perché perl_construct() ripristina il suo valore a 0.

Ora supponete di avere più di un'istanza dell'interprete in corso allo stesso tempo. È possibile, ma solo se avete utilizzato l'opzione di configurazione (quando avete lanciato Configure per compilare perl) -Dusemultiplicity o le opzioni -Dusethreads -Duseithreads. Per default, abilitando una di queste opzioni di Configure la variabile PL_perl_destruct_level è impostata ad 1, dunque la pulizia completa è automatica e le variabili dell'interprete sono inizializzate correttamente. Anche se non avete intezione di lanciare due o più intrepreti allo stesso tempo, ma sequenzialmente, come nell'esempio riportato di sopra, si raccomanda di compilare perl con l'opzione -Dusemultiplicity, altrimenti alcune variabili dell'interprete potrebbero non essere inizializzate correttamente nel passaggio fra due istanze consecutive, e la vostra applicazione potrebbe terminare con un crash.

Usare -Dusethreads -Duseithreads invece di -Dusemultiplicity è più appropriato se intendete lanciare interpreti multipli in thread differenti, perché abilita il supporto per effettuare il link alla libreria dei thread del vostro sistema con l'interprete stesso.

Mettiamolo alla prova:

#include <EXTERN.h>
#include <perl.h>

/* integreremo due interpreti */

#define SALUTA "-e", "print qq(Ciao, io sono $^X\n)"

int main(int argc, char **argv, char **env)
{
    PerlInterpreter *one_perl, *two_perl;
    char *one_args[] = { "perl_uno", SALUTA };
    char *two_args[] = { "perl_due", SALUTA };

    PERL_SYS_INIT3(&argc,&argv,&env);
    one_perl = perl_alloc();
    two_perl = perl_alloc();

    PERL_SET_CONTEXT(one_perl);
    perl_construct(one_perl);
    PERL_SET_CONTEXT(two_perl);
    perl_construct(two_perl);

    PERL_SET_CONTEXT(one_perl);
    perl_parse(one_perl, NULL, 3, one_args, (char **)NULL);
    PERL_SET_CONTEXT(two_perl);
    perl_parse(two_perl, NULL, 3, two_args, (char **)NULL);

    PERL_SET_CONTEXT(one_perl);
    perl_run(one_perl);
    PERL_SET_CONTEXT(two_perl);
    perl_run(two_perl);

    PERL_SET_CONTEXT(one_perl);
    perl_destruct(one_perl);
    PERL_SET_CONTEXT(two_perl);
    perl_destruct(two_perl);

    PERL_SET_CONTEXT(one_perl);
    perl_free(one_perl);
    PERL_SET_CONTEXT(two_perl);
    perl_free(two_perl);
    PERL_SYS_TERM();
}

Notate le chiamate a PERL_SET_CONTEXT(). Queste sono necessarie per inizializzare lo stato globale che tiene traccia di quale interprete è quello "corrente" sul particolare processo, o thread, che lo sta eseguendo. Dovrebbe essere sempre utilizzata se avete più di un interprete e state effettuando chiamate all'API perl su entrambi in maniera interlacciata.

PERL_SET_CONTEXT(interp) dovrebbe essere anche chiamata ogni volta che interp è utilizzato da un thread che non l'ha creato (utilizzando o perl_alloc() o la più esoterica perl_clone());

Compilate come di consueto:

% cc -o molteplicita molteplicita.c `perl -MExtUtils::Embed -e ccopts -e ldopts`

Lanciatelo, lanciatelo:

% ./molteplicita
Ciao, io sono perl_uno
Ciao, io sono perl_due

Usare moduli Perl, che usano librerie C, dal vostro programma C

Se avete giocato un po' con gli esempi riportati, ed avete provato ad integrare uno script che utilizza (nel senso di use) un modulo Perl (come, ad esempio, Socket), il quale a sua volta utilizza una libreria C o C++, è probabilmente accaduto che avete ricevuto il seguente errore:

Can't load module Socket, dynamic loading not available in this perl.
 (You may need to build a new perl executable which either supports
 dynamic loading or has the Socket module statically linked into it.)

[Non posso caricare il modulo Socket, il caricamento dinamico non
 e' disponibile in questo perl. (Potreste dover compilare un nuovo
 eseguibile perl che o supporta il caricamento dinamico o ha il modulo
 Socket linkato staticamente dentro di esso) - N.d.T.]

Che cosa è andato storto?

Il vostro interprete non sa come comunicare con queste estensioni: un po' di "colla" sarà d'aiuto. Fino ad ora abbiamo chiamato perl_parse(), passando un NULL come secondo argomento:

perl_parse(my_perl, NULL, argc, my_argv, NULL);

Il codice "colla" va inserito proprio qui, nell'interazione iniziale fra Perl e le routine C/C++ collegate. Diamo un'occhiata ad alcune parti di perlmain.c per vedere come lo fa Perl:

static void xs_init (pTHX);

EXTERN_C void boot_DynaLoader (pTHX_ CV* cv);
EXTERN_C void boot_Socket (pTHX_ CV* cv);


EXTERN_C void
xs_init(pTHX)
{
       char *file = __FILE__;
       /* DynaLoader e` un caso speciale */
       newXS("DynaLoader::boot_DynaLoader", boot_DynaLoader, file);
       newXS("Socket::bootstrap", boot_Socket, file);
}

Messa in termini semplici: per ciascuna estensione Perl collegata con il vostro eseguibile (determinata durante la configurazione iniziale sul vostro computer o quando viene aggiunta una nuova estensione), viene creata una subroutine Perl per incorporare le routine dell'estensione. Normalmente, questa routine viene denominata Modulo::bootstrap(), e viene chiamata quando scrivete use Modulo. A sua volta, questa si collega dentro una XSUB, boot_Modulo(), che crea una controparte Perl per ciascuna delle XSUB dell'estensione. Non vi preoccupate di questa parte: lasciatela a xsubpp e agli autori delle estensioni. Se la vostra estensione è caricata dinamicamente, DynaLoader crea Modulo::bootstrap() per voi al volo. In effetti, se avete un DynaLoader funzionante allora c'è raramente la necessita di caricare qualsiasi altra estensione staticamente.

Una volta che avete questo codice, inseritelo nel secondo argomento di perl_parse():

perl_parse(my_perl, xs_init, argc, my_argv, NULL);

Poi compilate:

% cc -o interp interp.c `perl -MExtUtils::Embed -e ccopts -e ldopts`

% interp
  use Socket;
  use UnQualcheModuloCaricatoDinamicamente;

  print "Ora posso utilizzare le estensioni!\n"'

ExtUtils::Embed può anche aiutarvi ad automatizzare il processo di scrittura del codice "collante" xs_init.

% perl -MExtUtils::Embed -e xsinit -- -o perlxsi.c
% cc -c perlxsi.c `perl -MExtUtils::Embed -e ccopts`
% cc -c interp.c  `perl -MExtUtils::Embed -e ccopts`
% cc -o interp perlxsi.o interp.o `perl -MExtUtils::Embed -e ldopts`

Consultate perlxs, perlguts e perlapi per maggiori dettagli.

Integrare Perl in Win32

In generale, tutto il codice mostrato qui dovrebbe funzionare senza modifiche sotto Windows.

Comunque, ci sono alcune questioni circa gli esempi a linea di comando mostrati che richiedono attenzione. Per cominciare, i backtick (gli apici invertiti, N.d.T.) non funzioneranno nella shell nativa di Win32. Il kit ExtUtils::Embed su CPAN viene fornito con uno script chiamato genmake, che genera un semplice makefile per compilare un programma da un file sorgente C singolo. Può essere utilizzato come segue:

C:\ExtUtils-Embed\eg> perl genmake interp.c
C:\ExtUtils-Embed\eg> nmake
C:\ExtUtils-Embed\eg> interp -e "print qq{Sono integrato in Win32!\n}"

Potreste voler usare un ambiente più robusto come Microsoft Developer Studio. In questo caso, lanciate questo comando per generare perlxsi.c:

perl -MExtUtils::Embed -e xsinit

Crate allora un nuovo progetto ed effettuate Inserisci -> File dentro Progetto: perlxsi.c, perl.lib e il vostro file sorgente, ad esempio interp.c. Tipicamente trovate perl.lib in C:\perl\lib\CORE; altrimenti, dovreste cercare la directory CORE relativa a perl -v:archlib. MSD avrà anche bisogno di questo percorso per sapere dove trovare i file Perl da includere; esso può essere aggiunto dal menu Strumenti -> Opzioni -> Directory. Infine, selezionate Build -> Build interp.exe e siete pronti a partire.

Nascondere Perl_

Se volete nascondere completamente le forme brevi delle funzioni dell'API pubblica di Perl, aggiungete -DPERL_NO_SHORT_NAMES alle opzioni di compilazione. Questo significa che nel vostro codice, invece di scrivere:

warn("%d bottiglie di birra sul muro", nbottiglie);

dovrete scrivere la forma estesa esplicita:

Perl_warn(aTHX_ "%d bottiglie di birra sul muro", nbottiglie);

(Vedere "Background and PERL_IMPLICIT_CONTEXT" in perlguts per la spiegazione di aTHX_. ) Nascondere le forme brevi è molto comodo per evitare tutta una serie di conflitti (nel preprocessore C o altrove) con altri pacchetti software (Perl definisce circa 2400 API con questi nomi brevi, più o meno qualche centinaio, per cui c'è assolutamente spazio per questo tipo di conflitti).

MORALE

Potete a volte scrivere codice più veloce in C, ma potete sempre scrivere più velocemente codice in Perl. Poiché potete utilizzare l'uno dall'altro, combinateli a vostro piacimento.

AUTORE

Jon Orwant <orwant@media.mit.edu> e Doug MacEachern <dougm@covalent.net>, con alcuni contributi da Tim Bunce, Tom Christiansen, Guy Decoux, Hallvard Furuseth, Dov Grobgeld e Ilya Zakharevich.

Doug MacEachern ha un articolo sull'integrazione nel Volume 1, sezione 4 della e-zine The Perl Journal ( http://www.tpj.com/ ). Doug è anche lo sviluppatore dell'integrazione Perl più largamente utilizzata: il sistema mod_perl (perl.apache.org), che integra Perl nel server web Apache. Oracle, Binary Evolution, ActiveState, e la nsapi_perl di Ben Sugars hanno utilizzato questo modello per i plugin Perl di Oracle, Netscape e Internet Information Server.

COPYRIGHT

Copyright (C) 1995, 1996, 1997, 1998 Doug MacEachern e Jon Orwant. Tutti i diritti sono riservati.

Viene dato permesso di fare e distribuire copie conformi di questa documentazione a patto che la nota di copyright e questa nota di permesso sono preservate su tutte le copie.

Viene dato permesso di copiare e distribuire versioni modificate di questa documentazione sotto le condizioni per le copie conformi, a patto che queste sono indicate chiaramente come versioni modificate, che i nomi degli autori ed i titoli rimangono invariati (sebbene i sottotitoli ed i nomi di altri autori possano essere aggiunti), e che l'intero lavoro risultante sia distribuito sotto i termini di una nota di permesso identica alla presente.

Viene dato permesso di copiare e distribuire traduzioni di questa documentazione in altre lingue, soggette alle condizioni suddette per le versioni modificate.

Si riporta comunque la versione originale inglese della nota di Copyright.

Copyright (C) 1995, 1996, 1997, 1998 Doug MacEachern and Jon Orwant. All Rights Reserved.

Permission is granted to make and distribute verbatim copies of this documentation provided the copyright notice and this permission notice are preserved on all copies.

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Permission is granted to copy and distribute translations of this documentation into another language, under the above conditions for modified versions.

TRADUZIONE

Versione

La versione su cui si basa questa traduzione è ottenibile con:

perl -MPOD2::IT -e print_pod perlembed

Per maggiori informazioni sul progetto di traduzione in italiano si veda http://pod2it.sourceforge.net/ .

Traduttore

Traduzione a cura di Flavio Poletti.

Revisore

Revisione a cura di dree.

1 POD Error

The following errors were encountered while parsing the POD:

Around line 1237:

Non-ASCII character seen before =encoding in 'è'. Assuming CP1252